Lavoriamo in modo sostenibile e responsabile
Una giovinezza spensierata anche per la prossima generazione
Quale fondazione di previdenza siamo consapevoli della nostra particolare responsabilità nei confronti delle imprese affiliate, dei loro dipendenti e dei pensionati. Vogliamo garantire a lungo termine la previdenza professionale dei nostri destinatari e offrire soluzioni previdenziali che possano andare a beneficio anche della prossima generazione.
Per una cassa pensioni agire in modo sostenibile vuol dire soddisfare le esigenze dei suoi assicurati sul lungo termine. Questo obiettivo viene raggiunto in primo luogo con misure sul piano della previdenza. A livello patrimoniale assumiamo la nostra responsabilità etica, ecologica e sociopolitica là dove abbiamo una possibilità d’influsso diretta.
Previdenza per la vecchiaia sostenibile
- Le nostre rendite si basano sui redditi ottenibili a lungo termine sui mercati finanziari. Gli assicurati attivi non devono sovvenzionare le prestazioni a favore dei pensionati.
- Le rendite correnti sono iscritte a bilancio in modo che il grado di copertura della CPE corrisponda alla situazione finanziaria effettiva: applichiamo pertanto un tasso tecnico corretto dal punto di vista attuariale.
- Gli averi di vecchiaia degli assicurati vengono remunerati sul lungo termine con lo stesso interesse applicato alle rendite correnti: lo garantisce la politica di remunerazione del Consiglio di fondazione.
- Nell’eventualità di una sottocopertura, tutte le parti (assicurati attivi, imprese e pensionati) contribuiscono al risanamento della CPE.
Investimenti patrimoniali sostenibili
Attribuiamo grande importanza alla sostenibilità etica, ecologica e sociopolitica e alle sue conseguenze per la strategia d’investimento di una cassa pensioni. Per questo investiamo in modo mirato in energie rinnovabili e promuoviamo gli investimenti conformi ai criteri ESG*.
Gli investimenti sostenibili si concentrano nelle seguenti classi di attività:
Immobili
Gli investimenti immobiliari diretti, che rappresentano quasi il 15% del nostro portafoglio, mettono l’accento sulla lettera «E»** dei principi ESG. In altre parole: le nuove costruzioni vengono realizzate in linea con gli ultimi sviluppi in materia energetica. Nelle ristrutturazioni puntiamo sistematicamente sul risanamento energetico e l’abbandono delle fonti fossili. Inoltre ci impegniamo per lo smantellamento dei riscaldamenti a nafta, l’installazione di impianti fotovoltaici e altre misure costruttive volte a ridurre il consumo energetico degli immobili.
Investimenti diretti – azioni
Negli investimenti diretti ci atteniamo alla lista di esclusione dell’Associazione svizzera per gli investimenti responsabili (ASIR). Nel processo di analisi e selezione delle nostre azioni integriamo volutamente i fattori ESG. In questo modo incrementiamo la sostenibilità del portafoglio e allo stesso tempo preserviamo il potenziale di rendimento. Nel segmento delle azioni svizzere esercitiamo attivamente i nostri diritti di voto.
Investimenti diretti – obbligazioni
Anche qui seguiamo la lista di esclusione dell’ASIR. Investiamo meno in emittenti con elevata emissione di CO2 e in compenso privilegiamo i «Green Bonds», aumentando così il carattere sostenibile del nostro portafoglio obbligazionario. Inoltre ampliamo la nostra lista di paesi esclusi secondo l’embargo ONU sulle armi.
Investimenti collettivi
Nella scelta di prodotti o manager privilegiamo i gestori patrimoniali che hanno integrato i fattori ESG nel loro processo di investimento seguendo gli standard internazionali (ad esempio i Principi per gli Investimenti Responsabili dell’ONU o il Global Compact delle Nazioni Unite) e che attestano di aderire a iniziative come Climate Action 100+. Tutti i prodotti del nostro portafoglio vengono esaminati alla luce di questi requisiti.
*Environmental, Social and Governance
** Environment, cioè ambiente
Criteri ESG
La sostenibilità viene misurata in tre settori: ambiente, società e governance. A questo proposito viene utilizzato l’acronimo ESG, che deriva dall’inglese Environmental, Social und Governance.
I criteri ambientali comprendono ad esempio le emissioni di CO2, l’impiego efficiente dell’energia e la tutela delle acque. I parametri sociali si riferiscono tra l’altro a condizioni di lavoro eque, mentre un buon governo d’impresa implica ad esempio una politica di retribuzione trasparente.